sabato 14 febbraio 2015

Introduzione al Bio

Ciao belle!!!
Chi mi conosce da tempo, sa che sono diversi anni che studio e metto in pratica un arte meravigliosa: lo SPIGNATTO!!!
Quando si parla di spignatto, si parla di cosmesi autoprodotta, cosmetici fatti in casa, secondo le proprie esigenze e necessità.

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Di solito, chi si avvicina al mondo dello spignatto, lo fa principalmente per tre motivi:
1) o ha necessità particolari che non è riuscito a risolvere con i normali cosmetici (allergie, dermatiti, ecc)
2) o vuole bene al pianeta e cerca di occuparsene anche partendo dalle piccole cose
3) oppure ha imparato a leggere l'INCI (e, molto probabilmente, è rimasta scioccata dalle schifezze che ci spalmiamo ogni giorno sul nostro corpo).

L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti del prodotto cosmetico.
Il sito più utilizzato per controllare i singoli ingredienti è il Biodizionario, una sorta di guida al consumo consapevole di cosmetici, dove ogni materia prima viene classificata secondo una legenda di facile interpretazione, perché ricorda i colori del semaforo. Il Biodizionario è una creazione del famoso chimico Fabrizio Zago, che ha deciso di catalogare tutti gli ingredienti in base al loro impatto ambientale.

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Un altro sito utile per farci capire se un prodotto commerciale è valido o meno è, sicuramente, il forum Saicosatispalmi di Barbara Righini. Qui, potrete trovare già l'analisi completa dell'INCI di un prodotto, solo cercandolo nel database (ci sono pure le recensioni delle utenti che lo hanno provato).
Da diverso tempo, poi, sono nate varie app per smartphone che propongono lo stesso servizio, per esempio attraverso la lettura del codice a barre.
Il fatto di avere, a colpo d'occhio, una lista di ingredienti rossi, gialli o verdi, di sicuro facilita la scelta di un prodotto piuttosto che un altro, ma non dobbiamo prendere tutto per oro colato.
Lo studio in questo campo è fondamentale, perché solo attraverso di esso possiamo imparare che, per esempio, non tutti i rossi fanno male al nostro corpo (di sicuro, è meglio abolire i siliconi e i derivati petroliferi, però ci sono sostanze inquinanti per l'ambiente ma non dannose per l'uomo -senza considerare, certo, che inquinando il nostro mondo, ci facciamo comunque del male!-).

Come avrete capito, si tratta di fare delle scelte e di farle con consapevolezza!

Nessuno pretende di diffondere il verbo dell'ecobio senza cognizione di causa, ma è bene capire quanto ci sta a cuore il nostro pianeta e decidere, con coscienza, come si può intervenire.

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Non mi riferisco soltanto all'uso di determinate sostanze piuttosto che altre, ma parlo di piccoli accorgimenti quotidiani per non peggiorare la situazione già critica del nostro paese (fare la raccolta differenziata, non sprecare l'acqua, ecc.).
E voi? Mettete in atto qualche accorgimento? Se vi va, fatemi sapere quali... Magari apriamo una rubrica apposita.
A presto care!!!
Kiss kiss

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